La bora ha esaurito il suo soffio di ghiaccio, appoggiandosi dolcemente sul mare.
La breve pausa nel mezzo del giorno è resa piacevole da una passeggiata sull’amato Molo, facendosi scaldare le gote dai tiepidi raggi di sole.
Non sembra quasi inverno, non fosse che la luce cade con una inclinazione diversa sullo specchio di mare antistante alla piazza Unità, creando ombre allungate e sottili in cui è bello ritrovarsi.
Manca l’aspro e frizzante profumo di salsedine dei giorni precedenti, manca quel tamburellare stonato delle raffiche di vento.
Oggi la bora ha appoggiato la sua chioma di schiuma sull’acqua, ed è come una fanciulla addormentata dopo una notte d’amore. Vorrei sedermi in un tavolino di piazza Unità, a godermi i raggi si sole che filtrano attraverso i rami degli abeti natalizi, con me la Moleskina e la stilografica preferita, dinnanzi a un caffè fumante.
Starei lì, a godermi la vista dei passanti, delle nonne con i nipotini, degli innamorati, degli anziani e dei turisti tutti presi a farsi i selfie con il bastone con la quinta decorata del Comune a far da sfondo.
E, sicuramente, godrei della nota di questo particolare silenzio che, sempre, segue la caduta della bora, e tornano rigogliosi i pensieri…
Pimpra
FOTO MIA, Molo Audace 30 novembre 2016
Von Calypso
/ 30 novembre 2016bellissima foto e bellissimo e poetico post.
Ed evviva la moleskina con la stilografica. ❤
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PIMPRA
/ 30 novembre 2016Grazie Von!
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Fedifrago ®
/ 30 novembre 2016Ricordo un odore particolare, subito dopo le giornate invernali di bora. Come dici tu, niente di salmastro, ma un sentore di aria pulita, con un vago fondo di erbe ed arbusti che probabilmente si propaga dal Carso
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PIMPRA
/ 30 novembre 2016Verissimo caro Fedifrago…
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