A primavera mi succede sempre, sarà il risveglio dal tepore dell’inverno, la ripresa frenetica delle attività, il sangue che scorre più veloce nelle vene, la voglia inarrestabile di respirare più profondamente, il desiderio di vivere circondata di colori, di emozionarmi davanti alla luce nascente del giorno e di farlo nuovamente al tramonto, quando il rosso infuocato sfuma nei toni freddi della notte.
Ho voglia di vivere. Di vivere con la V maiuscola.
Non so nemmeno io il perchè ma, di sovente, mi ritrovo dentro le vite degli altri. Mi accade di adattarmi a ritmi, a suoni e colori che non sono i miei. E “tiro a campà”, senza infamia e senza lodo, perdendo di vista tutto ciò che è realmente nelle mie corde.
Diciamocelo, mano a mano che si invecchia, ops! “matura”, i gusti, le idee, le consapevolezze si fanno più radicati e radicali e quindi un bel “sticazzi” a piegarsi, adattarsi, “farsela piacere” se poi, in verità, non piace affatto…
E di tutto questo son ben consapevole eppure, ogni inverno ci ricasco. E mi accontento e non godo e ingrasso pure assai.
Ma è cosa di donne, questo prendere la forma dell’altro, di andare alla radice del suo essere per cercare di comprendere (cliccate sulla parola per leggerne l’etimo è meraviglioso) le ragioni, spesso intricate e controverse, della sua vita.
Proiettate in una dimensione esterna al nostro essere, nell’illusione di creare armonia nell’esistente… A forza di uscire, uscire, uscire verso il mondo, perdiamo il contatto con noi stesse e… ciao…
A me scappa la voglia di chiudermi in casa, adesso è un piacere ancora più grande, considerata la compagnia delle due gattonzole, non avere più vita sociale “fisica” ma solo virtuale, mi impigrisco e mi metto a mangiare.
Morale: arriva aprile, sono fisicamente una cessa, mi odio e animisticamente sono “scolorita”. UN DISASTRO.
Allora vado di dieta, coinvolgendo in cordata i miei più cari amici che lo sono anche per sopportare annnualmente questo mio periodo da pazza, e riprendo ad allenarmi come se dovessi partecipare alle Olimpiadi, e sono tutta un progetto, un “devo fare, voglio andare, non mi fermo più” in una ossessione bulimica di prendere a morsi la vita che, per tutto l’inverno, ho lasciato marcire nella dispensa.
Nonostante la fatica che mi costa, amo profondamente la primavera, la sua aria tersa e carica di promesse, di fiori che sbocceranno di lì a poco, di fantasie di un’estate da ricordare, di sogni che mi illudo si realizzeranno e di essere felice, almeno un po’…
Pimpra
Dave Brick Pinza
/ 7 aprile 2016Vorrei anch’io riprendermi un po’ in questa primavera, solitamente rinascevo in questo periodo…. ma era la mia vita passata. Adesso tutto è cambiato in me, perfino la percezione delle stagioni, che le sentiamo in base a chi ci sta vicino.
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PIMPRA
/ 7 aprile 2016Sentire le stagioni in base a chi ci sta vicino…. Purtroppo è così… Perché molto spesso non abbiamo intorno persone che “ci fanno bene”…. Forza e coraggio!!!
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Fedifrago ®
/ 7 aprile 2016La dieta l’avevo fatta prima, proprio per essere “pronto”. Poi mi sono girati i maroni e sto sbracando nuovamente 😔
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PIMPRA
/ 7 aprile 2016Se ti consola… io, pur massacrandomi in palestra, non riesco a buttare giù un etto… sono sempre più frustrata e incazzata da morire… maletta primavera…
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Fedifrago ®
/ 7 aprile 2016Io ne ho persi quasi quattro, con immani sacrifici in quasi due mesi. In quindici giorni ne ho ripresi quasi due, mangiando e bevendo “vaccate”
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PIMPRA
/ 7 aprile 2016Fedifrago… Vai di fiori australiani e tieni duro. Non permettere al mondo di farti sentire di nuovo di merda! coraggio combatti!!!
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Fedifrago ®
/ 11 aprile 2016Fiori australiani???? Meglio un “succo d’uva” del Collio (ma anche Colli Orientali) 😁
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PIMPRA
/ 11 aprile 2016Certo ma con l’uso che ne faccio… L’alcolismo è garantito! 😉
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