Ballare il tango argentino è una grande fortuna.
Innanzitutto sviluppa un alto tasso di benefiche endorfine che servono a lenire, ringalluzzire i nostri corpi stanchi e le nostre menti appannate. Aiuta a mantenersi elastici, fisicamente attivi e… non solo.
A prescindere da tutti questi positivi effetti, consente l’incontro, lo scambio e la condivisione con anime davvero molto speciali. Non si passa solo il tempo a cercare la tanda con il ballerino perfetto/a, si parla.
E non solo di grandi/piacevoli/leggere cazzate. Si parla. Di intimità profonde, di vita, di esperienze.
Se, accanto a tutto questo aggiungi un evento che ti coinvolge per tre giorni, a casa tua, circondato dagli amici più cari e da quelli che conoscerai per la prima volta, in location che esprimono al meglio la tua città, con i suoi paesaggi i suoi colori i suoi sapori… beh… ma che ve lo dico a fare???? Non vi siete già iscritti al vostro primo corso di tango argentino? No? … peccato per voi!
Torno da una festa che definire grandiosa è poco, perchè, più dei fuochi d’artificio (che pure ci sono stati in pista), è stato un evento così pregno di amicizia che mi sembra quasi impossibile di questi tempi moderni.
Adesso la “traggedia” è viversi la settimana in gabbietta, chiusa tra le mura dell’ufficio che mi fanno sentire sempre più prigioniera… sempre più…
Tutto questo per dire GRAZIE agli Amici triestini che ci hanno regalato un’altra indimenticabile edizione del Trieste Tango y Tú.
… coraggio mancano poco più di 360 giorni alla prossima edizione!
😀
Pimpra
Pier Luigi
/ 18 giugno 2015Ciao Micaela………io aggiungerei anche la commozione che ho avuto quando mi è stata regalata una foto con dedica…….o quando una ragazza, e non dico quale, mi ha donato un libro sulla sua città anche quello con dedica………….
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PIMPRA
/ 18 giugno 2015Sei un ballerino decisamente molto fortunato. .. ! 😉
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