GUARDARE E NON TOCCARE

palloncinoCi sono serate che ti insegnano un sacco di cose.

Ci sono persone che svelano talenti che mai avresti immaginato.

Ci sono scenari di vita che ti lasciano, piacevolmente, di stucco.

E me la sono proprio goduta, una classica “cena di sole donne”, a casa di una ospite che non ha “ospitato” e basta, ci ha coccolate, viziate con mille e uno sapori e prelibatezze, offrendo il bendiddio dentro una coreografia degna di un grande ristorante.

E poi penso che la padrona di casa lavora, come tutte noi, ed ha orari pesanti ed è riuscita, comunque, a preparare tutto questo.

Non so dire cosa mi sia piaciuto di più, mi è difficile scegliere, perchè era un surfare tra stimoli gustativi e visivi di grandissimo pregio.

Allora sai che c’è, godetevi la visione di questa chicca assoluta, accompagnata da inimitabili crepes al caffè… perchè, io c’ero, e voi potete gustarvi solo l’immagine…

 

***

Poi la riflessione sorge spontanea: ma com’è che certe donne sono capaci di fare tutto e farlo bene? Sanno cucinare prelibatezze ed impiattarle con gusto raffinato, hanno una casa che sembra uscita da una rivista di design, hanno una consapevolezza di ciò che desiderano avere intorno che le rende, decisamente, uniche?

Me lo chiedo…

Stamattina, osservando la mia piccola casa, mi sono detta ” Certo che te, proprio non ci sai fare…” e con questa consapevolezza dentro, mi sono chiusa l’uscio alle spalle.

Pimpra

 

ps… che sia stata mancanza di imprinting materno a farmi perdere pezzi di dna femmina???? … mah….

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23 commenti

  1. Io credo che ognuno abbia i suoi propri talenti, alcuni sono piu visibili altri meno. La tua amica sa ballare il tango? Buona giornata cara Pimpra!

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    • Carissima Massaia, la mia amica, sì, sa ballare e pure bene! 🙂

      Mi consolo pensando ai talenti nascosti… anzi, mi hai fatto venire la voglia di andare a cercarli! 😀

      Una buonissima giornata anche a te!

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  2. Anonimo

     /  1 aprile 2014

    Cara Pimpra, comunque stai raccontando di piatti fantastici, di casa da rivista, etc, tutte cose molto concrete. Io credo che il “saperci fare” consista invece nel saper vivere al meglio, chi trovando godimento nella preparazione di queste chicche, chi in un abbraccio tanguero della miglior maratona, le emozioni potrebbero essere le medesime, sono solo preferenze.Questo non vuol dire non avere dna femmina, semplicemente dedicarsi più ad una cosa piuttosto che all’altra, e non sarà solo la buona cucina che fa di una persona una femmina 😉

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    • Caro Anonimo,
      le tue parole sono una carezza al cuore. La mia non è invidia, vorrei fosse chiaro, ma una sincera ammirazione per chi sa fare e sa fare molto bene le cose.

      Godo moltissimo anche io, negli spazi che dedico alle cose che mi piacciono, dal tango allo sport, a scrivere le mie cazzate sul blog, passando anche per veloci scorribande in cucina. Provo piaceri e pienezza, come dici tu.

      Mi dispiace profondamente non possedere quella speciale dote nelle mani che, ad esempio, ti fa creare una bellissima collana con il tappetino antiscivolo della cucina… non so se mi spiego…

      Amo questo tipo di creatività, di istinto a “saper mettere le mani” che mi manca completamente e che, nella mia testa, associo tantissimo a una meravigliosa sfumatura dell’essere donna… 🙂

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  3. Pinzalberto

     /  1 aprile 2014

    Ma dai!!Mi sembri mia moglie! Quando trova la psicopatica di turno con manie compulsive torna a casa e per qualche giorno ribalta di tutto, sposta cose ed oggetti, inscatola il superfluo per avere anche lei un ordine da showroom. Ma quando si rende conto che noi la sera ci addormentiamo sul divano dopo il TG e la mattina ci vogliono le cannonate per svegliarsi al contrario di quelle che passano tutta la sera a lucidare la collezione di statuine thun e si svegliano un’ora prima per pulire lo specchio del bagno, torna pian pianino nelle vesti da mamma lavoratrice che pensa al proprio benessere.

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    • Ah, il mio amico Pinza… se non ci fossi te… :-*

      Non corro questo tipo di rischi… mi piacerebbe avere la volontà, la dedizione, l’istinto di arrangiare casa per renderla al meglio ma, haimè, non sono proprio fatta di quella pasta…

      Come dice una cara amica “Pimpra, il tuo è un allegro disordine colorato. Un po’ come sei te”.

      … Detto questo, detto tutto… 😉

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      • Pinzalberto

         /  1 aprile 2014

        Ma poi hai già il mare, le montagne, la laguna, tutto a portata di mano e solo 24 ore al giorno per dedicarti ai piaceri della vita. Mica le vorrai sprecare in casa a rassettare?? Una volta fatto il cambio di stagione……

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  4. Cara Pimpra, tu stai bene nel tuo nel tuo allegro disordine colorato ? Se la risposta è sì come credo, allora sei una Donna perfetta!
    Buona gg!!
    Manu

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  5. @pinzalberto: infatti… sarà per questo motivo che non mi è mai scattata la voglia di diventare la “regina della casa”, con buona pace di mia madre… 😉

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  6. gibalda

     /  1 aprile 2014

    Credo che la ricerca del proprio lato creativo sia una delle più impegnative della vita. Te lo dice una che ha provato a: disegnare, scrivere, ballare e qualunque altra “arte” esistente, senza alcun risultato incoraggiante. Poi, casualmente, a 30 anni suonati, con un’amica la cui madre aveva una specie di laboratorio di sartoria in soffitta….
    Ora ho una mini “cameretta del cucito” e, quando ho bisogno di rilassarmi e “creare” mi rintano lì… e le ore volano.
    Chi per lavoro (o meglio per impiego) sposta solo le carte da un lato all’altro dell’ufficio ha BISOGNO di costruire qualcosa che si possa vedere, che si possa tenere in mano con la soddisfazione di toccare un prodotto finito… fatto da te!
    I materiali sono infiniti, anche le parole da mettere una dopo l’altra…e tu questo direi che lo fai benino 🙂

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    • Gibalda hai centrato il bersaglio. Si tratta proprio di avere il piacere di “toccare” un prodotto fatto da sè che impegni la mente e la fantasia nella sua creazione…

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      • Pinzalberto

         /  2 aprile 2014

        L’impiegatismo è un brutto mestiere, ci crea dei vuoti interiori e ci obbliga a compensarli con comportamenti maniacali. Personalmente creo pareti in cartongesso negli orari diurni, e in quelli del “silenzio” mi cucio patch su giubbotti e camicie. E non ne vado fiero…. 🙂

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  7. Pinza, te mi stai prendendo in giro, vero?! 🙂

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    • Pinzalberto

       /  2 aprile 2014

      No no, purtroppo no…. 🙂

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      • Pinza, ti voglio – TANTO – bene lo stesso! 😉

        Nobody’s perfect…

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      • Pinzalberto

         /  2 aprile 2014

        Il problema è che non ho ancora trovato un ditale della mia misura…. 😦 Ma adesso con il bel tempo mi dovrò dedicare al giardinaggio, attività decisamente più virile!

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  8. Il giardinaggio fa bene all’anima. Ottima scelta! 🙂

    ps se mi capita di incappare in un ditale da uomo, lo compro e te lo spedisco! 😉

    … la creatività va sempre incoraggiata! 🙂

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    • Pinzalberto

       /  2 aprile 2014

      Grazie, sei un tesoro. Comunque c’è di peggio. Un mio caro amico che spende i suoi risparmi solo per personalizzare la sua Harley (capito il tipo?) ultimamente si è dato al decoupage, a Natale ci ha regalato delle bellissime scatole…… la mezza età….

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      • Trovo deliziosi questi cambiamenti di vita radicali. E’ bello entrare in connessione con delle parti di noi stessi che non ci eravamo mai permessi di vivere.

        E poi lasciarci sorprendere… 🙂

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