Lo sai che c’è? Ho imparato tantissime cose fin qui, cose che servono per vivere, per sopravvivere e per mantenere alto l’umore/l’amore/ e largo il sorriso.
Ma sai che c’è? devo apprendere una delle lezioni più importanti.
Quale?
Devo imparare a “impermeabilizzare“.
?
Sì, rendere impermeabile a tutto/i la pelle, me stessa, il mio cuoricione, la testa.
Addirittura???
Sì, è così.
Però non è una rinuncia alla vita, quella a cui sto pensando, anzi. E’, piuttosto, la più alta presa di coscienza del sè, la difesa di quel che abbiamo di più sacro e inestimabile: noi stessi.
Interessante.
Sì, molto.
“Impermeabilizzarsi” equivale a non farsi trascinare nella merda esistenziale di chi ti sta intorno, significa vivere in armonia con se stessi e con l’esistente, non farsi prendere nelle spire di ciò che è sbagliato per noi.
Vuoi un esempio?
Macchetelodicoafare, te lo servo in un attimo: vedi un po’ che ti chiedono di fare un lavoro che tu prepari con coscienza, poi spedisci dove ti viene detto. Attendi un feedback, un riscontro, anche una critica, qualsiasi cosa. E aspetti invano.
E ti arriva una telefonata che ti dice “ci hanno chiamati per parlarne”. Resti ammutolita e chiedi come mai non hanno chiamato te per dirtelo e che loro, li devi incontrare insieme a un altro.
Perchè, fondamentalmente non ha senso: io scrivo a te, tu non mi rispondi, ma convochi lui, dicendo che porti anche te (ma dell’argomento, la sola che sa, sei tu).
Ebbene, tutto questo, a una come me, creerebbe frustrazione gigantissima. Perchè, la sola cosa che posso spendere di me, sono io e il mio (buon) nome. Mentre qui, vogliono togliermi tutto, per prima cosa, la mia identità.
Oggi, però, dopo un attimo di male profondo alle viscere, mi sono tirata su, ho fatto un respiro profondo e indossato il mio impermebile.
Il risultato è che, adesso, ci ripenso e rido, rido della loro bassezza, rido dei loro intenti, rido della loro affannosa ricerca di visibilità, rido della loro ipocrisia, rido della loro limitatissima umanità.
L’impermeabile è caruccio però, lo sto ancora pagando a rate.
E ci rido su…
Pimpra
IMAGE CREDIT DA QUI
marco
/ 31 luglio 2013Anch’io a volte penso che bisognerebbe avere una bella corazza, come quella dei conquistadores, per proteggersi dalle eventuali ferite del mondo. Però la metafora che hai descritto dell’impermeabile è veramente stupenda, e sarebbe sicuramente la a cosa più adatta, senza farsi stringere troppo, adatto apposta per farsi scivolare quello di cui non siamo degni, e senza perdere la tenerezza.
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PIMPRA
/ 1 agosto 2013Mi piace molto questo passaggio “farsi scivolare quello di cui non siamo degni, e senza perdere la tenerezza.” è esattamente ciò a cui pensavo… 🙂
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